Sembrerà strano, soprattutto a chi conosce personalmente noi e i nostri caratteracci, ma Giampaolo ed io non litighiamo quasi mai. Sì ho detto quasi perché se pensate “Wow che bello pedalare con la propria dolce metà!”…un po’ vi sbagliate.
Battibecchiamo infatti soltanto per cause connesse alle nostre pedalate.
Si inizia ben presto, la vestizione è sempre un tasto dolente. Troppi strati quando fa caldo, troppo pochi quando fa freddo. Il meglio arriva però quando saliamo in sella.
Il ciclismo su strada, si sa, non è privo di rischio: la velocità, gli automobilisti irrispettosi, l’asfalto bagnato sono solo alcune delle tante insidie che ci troviamo ad affrontare. Se questo minimo rischio lo si concilia con un fidanzato apprensivo, il mix è fatale.
Giampaolo come una mamma chioccia viene colto da ansia ogni qualvolta un’ auto mi passi accanto ad una distanza ravvicinata o quando erroneamente sbaglio traiettoria finendo sulla ghiaietta a bordo strada. Peggio ancora quando, non ancora riscaldata, lo supero in salita partendo “a tutta”.
Poi, per proteggermi vuole sempre che stia io davanti. Questa cosa non l’ho mai capita. Secondo me ne approfitta per farsi “tirare” anche se non lo ammetterà mai.
Il broncio per fortuna dura poco, corre via veloce come un campione in volata a 100 m dalla linea del traguardo.
Condividere questa passione non è solo belle pedalate, paesaggi magnifici o raggiungere traguardi inaspettati. E’, esattamente come la nostra vita: un percorso fatto di strappi, talvolta molto duri, oppure di dolcissime discese. E non importa se ognuno interpreta il percorso a modo suo, l’importante è continuare a percorrerlo…sempre insieme.
Ciao Sofia,
bellissimo articolo… mi fai venire voglia di pedalare… non come te non resisterei… non ho resistenza e il fisico.
Un bacione grosso e buone pedalate. Gisella